sabato 5 giugno 2010

CACCIA AI PARASSITI

Mi e' capitato di dire che conosco un matodo antiparassiti (1), e subito ho un tot di messaggi su Facebook (avrete notato che "contact me" adesso punta a Facebook) , che mi chiedono "illuminazioni". Cosi', questo post esporra' il "case study" di queste due strategie. Prima, pero', vorrei esaminare la ragione per la quale sono falliti tutti gli altri metodi "meritocratici".

Il motivo dei fallimenti e' esprimibile in una serie di proposizioni:

* I metodi di selezione non si propongono di selezionare i parassiti, ma tutti gli altri (i produttivi)
* Il parassita e' un essere estremamente specializzato e sofisticato nel farsi confondere con i produttivi.

Sul primo punto c'e' poco da fare: l'azienda che cerca un lavoratore con una certa preparazione, si apprestera' a creare dei test che vogliano dare in output una selezione positiva: "data una massa di candidati, trovare i piu' produttivi". Poiche' si da' per scontato che tra coloro che vincono il test NON ci siano parassiti, (2) niente si fa piu' per sgamare il parassita. A quel punto, l'efficacia del parassita e' alta se si specializza nel passare questi test, che inevitabilmente NON durano poco.

Ci sono moltissime proposte a riguardo, nessuna economicamente fattibile. Tenere la gente in stato di precario, potendolo licenziare in qualsiasi momento se si scopre che e' un parassita, colpisce anche quelli produttivi, e quindi NON e' un metodo meritocratico: tutti sono precari, nessuno puo' pianificare la propria vita economica, ergo tutti sono puniti per l'esistenza dei parassiti.

Il parassita (e qui veniamo alla seconda affermazione) non e' affatto una creatura semplice e primitiva. Al contrario: per parafrasare Adler, esso sviluppa uno "stile di vita" molto sofisticato, estremamente efficace e MOLTO specializzato che gli permette di spacciarsi per competente.

Supponiamo che vogliate un programmatore e che lo vogliate preparato anche sul piano scolastico. In che modo vorreste smascherarlo? E' un individuo che e' riuscito a sopravvivere senza faticare per quasi 20 anni di percorso scolastico. Solo per il fatto che un parassita e' arrivato alla laurea, in media ha superato un centinaio di prove scritte, un centinaio di interrogazioni , alcuni grossi esami, ed e' riuscito ad eludere tutti i sistemi di "conoscenza personale" (i professori passano un bel pochino di tempo con gli studenti, almeno sino alle superiori) messi in atto. Per quasi 20 anni.

Come pensate che un semplice periodo di prova, un test di ammissione, un concorso, una prova tecnica, possano filtrare questi parassiti in maniera efficace, quando essi hanno sviluppato uno stile di vita sofisticatissimo e superspecializzato , consolidato da 20 anni di carriera scolastica, con decine di esaminatori di formazioni e competenze diverse?

Se vi proponete di usare test che riconoscano i migliori, siete destinati a perdere. Il parassita e' un essere sofisticato ed estremamente specializzato , specialmente nel superare tali test. Arriva a voi dopo 20 anni di scuola nei quali ha collaudato ogni possibile strategia esistenziale che gli permetta di sopravvivere senza faticare. Non avete alcuna speranza di farcela.

Avete presente, passando per le edicole, quando vedete queli libri tipo "50 temi di cultura generale svolti per il concorso in polizia"? Ecco, il parassitismo e' giunto a tali livelli di specializzazione da produrre addirittura un'editoria specializzata il cui scopo e' di permettere a chi e' inadatto (3) di superare un test. Non c'e' speranza.

Al contrario, occorrera' operare in maniera bayesiana: insieme al tema per individuare i competenti, occorre usare alcune tecniche che servono specificatamente per individuare i parassiti. Prima di mostrarvi il "case study", vorrei elencare alcune delle caratteristiche tipiche del parassita.

Non ho paura di scriverle perche', essenzialmente, il parassita e' un essere completamente specializzato. Cioe', la zecca non e' un essere che si adatta: e' tremendamente specifica, tremendamente specializzata, tremendamente sofisticata, e la sua qualita' di parassita e' cosi' estremamente evoluta che non puo' fare altro che la zecca. Se cioe' vi proponete di smascherare un parassita, non c'e' nulla che possa fare per sfuggire: se voglio individuare la zecca posso semplicemente selezionare animali con un rostro succhiasangue di una certa forma. Specializzata com'e', la zecca NON puo' farne a meno. Se io selezionassi positivamente, diciamo gli insetti che vanno a caccia, la zecca potrebbe anche, forse, uccidere qualche altro insetto per fingere di essere una cacciatrice. Ma se io mi propongo di riconoscere proprio il parassita per la sua specializzazione, cioe' faccio (anziche' un test per competenti) un test per parassiti, il parassita non ha scampo.

Le strategie di parassitismo sono troppo sofisticate e specializzate per non riconoscerle. Il riconoscimento delle tecniche di parassitismo e' MOLTO piu' efficade del riconoscimento della competenza specifica.

Punto primo: il parassita , se e' tale, lo e' da tempo. Ci vuole tempo per specializzarsi e per evolvere tecniche sofisticate di finta competenza. Dunque, nel passato ha faticato poco. Da cui,

* T1: poiche' il parassita non si e' mai davvero impegnato nel passato, e' sempre disponibile a gettare alle ortiche il bagaglio passato (e relativo valore). Per la semplice ragione che .... non ne ha.
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LA VERSIONE INTEGRALE DELL'ARTICOLO LA TROVERETE SU http://www.wolfstep.cc/2010/06/caccia-ai-parassiti.html

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