giovedì 3 giugno 2010

La sostenibilita’ del debito nazionale

Con la situazione europea che è sempre al centro del
recente dibattito sia economico, sia relativo ai mercati
finanziari, si parla molto del debito degli stati sovrani e
della loro sostenibilita’.

Credo che piu’ o meno tutti sappiano del debito pubblico
e del suo rapporto con il PIL, di come questo rapporto
sia molto elevato in Italia, piu’ alto di quasi tutti gli altri
paesi al mondo, eccetto il Giappone.

Negli ultimi anni, pero’ c’e’ anche una nuova attenzione al
debito totale, cioe’ al debito pubblico + debito privato,
sempre in rapporto al PIL. Il concetto e’ che anche il
debito privato e’ rilevante per valutare la solvibilita’ di un
paese, poiche’ un elevato indebitamento dei privati rischia
comunque di generare situazioni di crisi finanziarie.

Su questo fronte, grazie allo scarso idebitamento privato, l’Italia
ne esce molto meglio.

Avere dati precisi sugli stock debito pubblico + debito privato
e’ abbastanza difficile, perche’ mentre il debito pubblico risulta
dai dati della contabilita’ nazionale, il debito privato puo’ essere
conteggiato in diversi modi. Inoltre, diverse fonti riportano
spesso numeri diversi.

Questi sono comunque alcuni dati sul rapporto debito aggregato/PIL
aggiornati a fine 2008:

Italia: 134% (104% pubblico + 30% debito famiglie)
USA: 166% (66% pubblico + 100% debito famiglie)
Francia: 113% (65% pubblico + 48% famiglie)
Germania: 122% (64% pubblico + 58% famiglie)
UK: 144% (44% pubblico + 100% famiglie)

Altri paesi come Spagna, Irlanda e Olanda hanno numeri simili
al nostro paese, ma sempre con una forte incidenza del debito delle
famiglie.

Molti ritengono che, considerando il basso livello del debito privato,
tutto sommato il nostro indebitamento non e’ eccessivamente rischioso
ed e’ sostenibile al pari di altri paesi.

Personalmente, non ne sono convintissimo.

Non vi e’ dubbio che un basso debito privato sia una cosa positiva.
Tuttavia, questo non rende meno pericoloso l’alto debito pubblico.

Questo, a mio avviso, per due motivi:


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